Contenuti della sesta edizione del report "State of Service"
Una nuova ricerca rivela le tre principali tendenze che determinano il ruolo strategico del servizio clienti e dell'assistenza sul campo nell'era dei dati e dell'AI.
23 aprile 2024
Il mondo dell'assistenza clienti sta cambiando più rapidamente che mai. I clienti continuano ad avere aspettative elevatissime e le organizzazioni di assistenza sono alla ricerca di modi innovativi per offrire un servizio di qualità su vasta scala e incrementare la produttività degli operatori. Nel frattempo, l'ascesa fulminea dell'intelligenza artificiale (AI) si sta rivelando una svolta rivoluzionaria, a condizione che le aziende restino concentrate sulla necessità di garantire la sicurezza dei dati dei propri clienti.
Come leader del servizio clienti, sai che è difficile scegliere la strada giusta quando il terreno è impervio. L'ultima edizione del report "State of Service" può venirti in soccorso. Per questa indagine annuale, abbiamo parlato con oltre 5.500 professionisti dell'assistenza clienti in tutto il mondo per sondare la loro opinione sulle questioni più pressanti dei nostri giorni. I risultati del sondaggio rivelano che i leader del servizio clienti si stanno concentrando maggiormente sulla possibilità di generare ricavi dai contact center e dall'assistenza sul campo, ma sentono anche la pressione di dover investire in una tecnologia in grado di incidere direttamente sui profitti.

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Trend n. 1: il focus delle organizzazioni di assistenza clienti si sposta dalla riduzione dei costi alla generazione di ricavi
Queste dinamiche sollevano un interrogativo cruciale. L'aumento dei budget sarà sufficiente per tenere il passo con le crescenti richieste dei clienti? La risposta dipenderà dalla capacità di attuare una pianificazione accurata, allocare le risorse in modo efficiente e adottare le tecnologie e i processi in grado di aiutare le organizzazioni a crescere. Ma la posta in gioco non è mai stata così alta, soprattutto se si considera che il 77% dei professionisti dell'assistenza clienti afferma di non poter realizzare i propri obiettivi senza un budget più consistente.
Qual è, dunque, il prossimo passo da intraprendere nella direzione giusta? La nostra ricerca mostra che le principali organizzazioni stanno monitorando attivamente gli indicatori chiave di performance (KPI) collegati a risultati aziendali tangibili. Infatti, la percentuale di organizzazioni che monitorano la generazione di ricavi è quasi raddoppiata dal 2018, passando dal 51% a uno sbalorditivo 91%. Nello stesso periodo, è aumentata di 29 punti percentuali anche la quota di organizzazioni che monitorano la fidelizzazione dei clienti. Se ancora non hai riflettuto sui dati emersi da queste analisi del servizio clienti, è il momento di agire per evitare di rimanere indietro.
Sarebbe anche opportuno dotare i tuoi dipendenti dei migliori strumenti disponibili. Secondo la nostra ricerca, le tecnologie più recenti stanno avendo un impatto particolarmente significativo sull'assistenza sul campo: la maggior parte dei lavoratori mobili, infatti, afferma che alcune innovazioni, come la pianificazione intelligente, la realtà aumentata e i riepiloghi generati dall'AI, li stanno aiutando a essere più agili ed efficienti sul campo. Altrettanto importante è il fatto che l'81% dei lavoratori mobili sostiene che queste tecnologie li aiutano a sentirsi più sicuri e un lavoratore che si sente sicuro è maggiormente in grado di offrire un servizio clienti di livello superiore.

Trend n. 2: un servizio clienti personalizzato e proattivo diventa la norma
Le aspettative dei clienti sono sempre più elevate: vogliono ricevere un servizio di qualità superiore e lo vogliono subito. Secondo il report sullo State of the Connected Customer, quando le aziende soddisfano queste aspettative, l'88% dei clienti è più propenso a effettuare nuovi acquisti: la qualità delle interazioni è pertanto un fattore essenziale per la loro fidelizzazione.
Per riuscire in questo intento, molte aziende investono in tecnologie che offrono una visione olistica dei loro clienti. Dalla nostra ricerca emerge, infatti, che l'82% delle organizzazioni con performance elevate utilizza la stessa piattaforma CRM (Customer Relationship Management) per il servizio clienti, le vendite e il marketing, rispetto al 62% registrato solo due anni fa.
Perché è importante? Una solida base di dati facilita la condivisione delle responsabilità di alcune metriche, come la soddisfazione del cliente (CSAT), il Net Promoter Score e il Customer Effort Score. La possibilità di unificare dati affidabili in un unico CRM permette inoltre ai team dei vari reparti di ottenere una visione unica e completa del cliente e di offrire un servizio clienti più proattivo. "È fondamentale risolvere i problemi in modo proattivo prima che producano un impatto significativo", afferma Jules O'Donnell, Salesforce Administration Manager presso Quickbase. "Ciò significa stare al passo con le soluzioni tecnologiche più avanzate per offrire un servizio scalabile e raggiungere i clienti ovunque si trovino."

Trend n. 3: le organizzazioni puntano sull'AI e sull'automazione
Secondo la maggior parte degli operatori (77%) e dei lavoratori mobili (74%), i carichi di lavoro sono aumentati e sono anche diventati più complessi rispetto a solo un anno fa. Oltre la metà degli intervistati, a prescindere che lavorino sul campo o in un contact center, dichiara di aver vissuto un episodio di burn-out. Ciò potrebbe spiegare il motivo per cui il 69% dei decision maker ritiene che il tasso di abbandono degli operatori rappresenti una sfida critica o moderata.
L'AI generativa può offrire un valido aiuto. Utilizzando l'AI per creare riepiloghi, report, risposte di assistenza e persino articoli della knowledge base, le organizzazioni stanno scoprendo nuovi modi per soddisfare le esigenze dei clienti in meno tempo, dando la possibilità agli operatori di dedicare le loro energie alla gestione di interazioni più complesse e impegnative.
I vantaggi sono evidenti: il 95% dei decision maker delle organizzazioni che si avvalgono dell'AI dichiara di aver ottenuto risparmi in termini di tempo e costi. Inoltre, il 92% afferma che l'AI generativa li aiuta a offrire un servizio clienti migliore. Non sorprende quindi che l'83% dei decision maker intenda aumentare il proprio investimento nell'AI nel corso del prossimo anno, mentre solo il 6% dichiara di non avere alcun piano per l'adozione di questa tecnologia.
Che cosa significa tutto ciò per la tua organizzazione? È importante tenere presente che l'affidabilità dell'AI è direttamente proporzionale all'affidabilità dei dati che la alimentano. Un recente studio condotto da Harvard Business Review ha rilevato un divario di fiducia nell'intelligenza artificiale: la maggior parte delle persone (57%) non si fidano dell'AI e il 22% non ha un'opinione al riguardo. La nostra ricerca riflette questi risultati, con il 68% dei clienti che afferma che l'affidabilità delle aziende è diventata ancora più importante alla luce dei progressi dell'AI.
In breve, saranno le aziende che utilizzano questa tecnologia in modo etico ed efficace ad avere la meglio. Ciò significa che per gli esseri umani è più importante che mai rimanere alla guida di ogni innovazione basata sull'AI, gestendo questo potente strumento e garantendo un livello adeguato di formazione e supervisione in ogni fase della sua adozione.
Scopri ulteriori approfondimenti nel report "State of Service"

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