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Resilienza, solidarietà e sostenibilità nella sanità pubblica: le sfide e i cambiamenti del SSN

Resilienza, solidarietà e sostenibilità nella sanità pubblica: le sfide e i cambiamenti del Sistema Sanitario Nazionale

Come coniugare innovazione e sostenibilità nella sanità? Portando avanti una formazione continua insieme a risorse umane, materiali ed economiche per migliorare e rafforzare il più importante asset strategico del Paese: il sistema sanitario pubblico. Ne parliamo in questo blog post.

Stiamo vivendo un momento storico raro e difficile allo stesso tempo. Un momento in cui non mancano le risorse economiche e in cui vincoli interni ed esterni dovrebbero spingerci a realizzare al più presto tutti i cambiamenti necessari a rendere più forte, solidale e resiliente il Paese, partendo dall’asset di maggior valore: la salute.

Trasformare il sistema sanitario pubblico

Come coniugare innovazione e sostenibilità? Portando avanti una formazione continua insieme a risorse umane, materiali ed economiche per migliorare e rafforzare il più importante asset strategico del Paese: il sistema sanitario pubblico.

Un passato tra luci ed ombre, eccellenze localizzate e in alcuni casi inefficienze. Come tutti i sistemi ampi e complessi, anche il Sistema Sanitario Nazionale vive quotidianamente in modi differenti in base ai territori e ai contesti socio-economici nei quali è collocato.

La buona qualità generale della salute degli italiani, supportati dal SSN, è testimoniata da diversi indicatori degli analisti internazionali: ci collochiamo nelle primissime posizioni per aspettativa di vita, senza variazioni significative al mutare del reddito delle fasce di popolazione. Il sistema rende un servizio a tutta la popolazione e lo fa raggiungendo livelli di qualità ben superiori alla media di altri Paesi.

Migliorare è possibile?

Esistono moltissime teorie e approcci atti al miglioramento dei sistemi diffusi e complessi, tutti validi, con i loro pro e contro. Quali scegliere? È un po’ come chiedersi come si fa a spostare una montagna. Semplice: un pezzo per volta. Nel nostro caso lo si fa cambiando o innovando alcuni ambiti specifici e cercando di innescare una reazione virtuosa che propaghi i suoi effetti in altri e più ampi ambiti di un sistema complesso. Il punto di vista di un ottimista è dunque: sì, migliorare è certamente possibile.

Da dove partire per accendere un processo di cambiamento diffuso?

Il Ministero della Salute ed Agenas (l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) hanno identificato numerose linee di trasformazione, tra le quali vale la pena citare quella di maggior impatto nel medio-lungo periodo, quella che rifocalizza l’attenzione del Sistema Sanitario Nazionale sull’assistenza di prossimità. Investire nella rete di servizi di territorio per il supporto socio-sanitario attraverso la progettazione di soluzioni di tutela ed assistenza della salute per necessità a bassa intensità di cura, rappresenta un investimento strategico per rendere più efficace, sostenibile e resiliente il Sistema Sanitario Nazionale ed il Paese stesso.

Questa linea di riprogettazione dei servizi territoriali genera non solo nuovi centri fisici territoriali di assistenza e cura più vicini alle comunità ed alle persone, ma pone le basi per un rinnovamento del rapporto tra il cittadino-paziente e le strutture del servizio sanitario pubblico.

Tutti i cittadini potranno migliorare la propria esperienza nel dialogo con i servizi sanitari pubblici se la sanità pubblica saprà innovare le proprie modalità di accoglienza.

Recentemente abbiamo parlato di patient journey, care management e nuove relazioni con i pazienti in un webinar disponibile on-demand.

Aiutare e sostenere questo cambiamento è un dovere per tutti

Le istituzioni, le amministrazioni pubbliche, gli operatori del Sistema Sanitario Nazionale e gli operatori economici possono trovare in tempi difficili come questo le strade per trasformare e migliorare molti aspetti della relazione tra cittadino-paziente e servizi socio-sanitari.

Innovare spesso significa abbandonare prassi ormai superate e adottare nuovi metodi mutuandoli, magari, da contesti diversi sui quali questi metodi e prassi hanno dimostrato validità e miglioramento di efficienza ed efficacia.

Ogni cambiamento per essere realizzato concretamente ha bisogno, almeno, di “4C”: Coraggio, Competenza, Coinvolgimento e Continuità. Poco o nulla avviene se anche solo una delle “virtù” elencate non fosse presente e persistente durante il processo di cambiamento innovativo.

Innovare per rendere resiliente, ancor più solidale e sostenibile il sistema sanitario pubblico è possibile. Renderlo più sostenibile significa anche difendere questo bene prezioso dalle spinte di alcuni interessi che vorrebbero trasformarlo in senso privatistico enfatizzando alcuni deficit attuali e innestando un processo di impoverimento della qualità e della quantità dei servizi socio-sanitari.

Alcuni aspetti della comunicazione e della gestione operativa, escludendo quella clinico-sanitaria, hanno ampie aree di miglioramento. Le soluzioni per traguardare in tempi certi, con rischi identificabili e costi definiti, esistono e sono alla portata delle pubbliche amministrazioni in tempi che solo qualche anno fa erano inimmaginabili.

Per cogliere queste opportunità è necessario sapere “guardare” oltre i punti di riferimento attuali e passati. Realizzare un cambiamento sostanziale e duraturo che sia solido e resiliente è possibile.

Per scoprire come realizzare questo cambiamento non perdere il prossimo webinar dedicato alle soluzioni Salesforce per la sanità pubblica

Francesco Belardinelli

Francesco Belardinelli è Regional Vice President Salesforce Public Sector Healthcare Italy, ruolo che ricopre da febbraio 2022. Dal 2006 al 2022 ha ricoperto ruoli di responsabilità commerciale in diverse corporations nei mercati della sanità pubblica e privata, pubblica amministrazione centrale e locale, farmaceutica oltre ad engineering and construction. Durante questo periodo ha contribuito al lancio (start-up), costruzione e consolidamento delle risorse e delle competenze necessarie per i nuovi segmenti di mercato.  Francesco ha lavorato in Oracle, SAP, EMC e Opentext.  Belardinelli sostiene proattivamente alcune associazioni no profit per la difesa dei diritti umani e la difesa dell’ambiente, è appassionato di sociologia, basket e teatro contemporaneo. 

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