5 modi in cui i dipendenti Salesforce utilizzano l’AI per innovare e ridefinire il lavoro

Scopri come il nostro personale utilizza l'AI per trasformare la quotidianità lavorativa. Nessuna ipotesi astratta. Solo storie vere.
Immagina se ogni riunione fosse come un difficile gioco di equilibri ad alta tensione. Questa era la quotidianità di Amy Wood, Manager of Accessible Events & Real Estate/Travel di Salesforce. Come persona sorda che si avvale del supporto dei sottotitoli, Wood faceva fatica a tenere il passo durante le conversazioni frenetiche delle riunioni. Doveva quindi dividere la sua attenzione tra la lettura dei sottotitoli, la presa di appunti e il tentativo di partecipare attivamente: un processo molto faticoso e spesso inefficace. Ora per Wood è più semplice tenere tutto sotto controllo perché usa Agentforce.
La piattaforma di agenti AI targata Salesforce per dipendenti e clienti l’aiuta a gestire meglio le sue mansioni quotidiane. Con la funzione di riepilogo delle riunioni di Agentforce, Wood non deve più scegliere tra prendere appunti ed essere una presenza attiva.
L’intelligenza artificiale acquisisce tutti i dettagli dell’incontro e genera un documento di riepilogo. Wood poi potrà chiedere direttamente all’AI di risolvere eventuali dubbi in merito a quanto detto in riunione, permettendole di restare pienamente concentrata e di collaborare con i suoi colleghi in tempo reale.

Non dovendo più dipendere dalla trascrizione, Wood può interagire in modo più proattivo, sapendo che Agentforce è al suo fianco per assisterla e valorizzare il suo pieno potenziale.
Puoi farlo anche tu: cerca una piattaforma AI che possa trascrivere, riassumere e analizzare chiamate vocali e videochiamate. Lo strumento dovrebbe fornire un riepilogo comprensibile dell’evento e rispondere alle domande sugli argomenti discussi.
L’integrazione dell’AI da una prospettiva più ampia
La storia di Wood è un ottimo esempio di una tendenza molto più ampia. Mentre tutti si concentrano sul potenziale mirabolante che l’intelligenza artificiale potrebbe avere, un’adozione “silenziosa” dell’AI sta già trasformando il modo in cui il personale lavora.
I numeri lo dimostrano: con l’uso giornaliero dell’AI in aumento del 233% negli ultimi sei mesi, l’AI non è più solo uno strumento ma un nuovo vantaggio competitivo. L’utente medio è più produttivo del 64% e più soddisfatto del suo lavoro dell’81%.
Ma come si traduce questo cambiamento nella pratica, al di là di statistiche e titoli ad effetto? La risposta è semplice e assomiglia molto alla storia di Wood. Non si tratta di cambiamenti radicali e rivoluzionari, ma di persone in prima linea che adottano l’AI e la personalizzano per risolvere problemi personali e professionali in modi innovativi.
I dipendenti Salesforce utilizzano gli strumenti AI quotidianamente per valorizzare la loro carriera, migliorare la produttività e ridefinire l’ambito di lavoro quotidiano.
Cambiare carriera con l’AI
Secondo il Wall Street Journal, più della metà dei lavoratori negli Stati Uniti è alla ricerca di nuove opportunità o tiene d’occhio il mercato del lavoro. Brooke Grant, Enablement Business Partner in Salesforce, era una di loro.
Sentendo il bisogno di cambiare direzione rispetto al suo ruolo di change manager, Grant si è rivolta alla piattaforma di sviluppo professionale di Salesforce, basata sull’intelligenza artificiale, per orientarsi in un percorso di crescita all’interno dell’azienda.

Grant non ha lasciato al caso il suo cambio di carriera. Ha utilizzato Career Connect, uno strumento AI interno che analizza il curriculum e il profilo di un utente per identificare i suoi principali punti di forza, le aree di miglioramento, i corsi di formazione e le potenziali opportunità di carriera, sfruttandolo come guida strategica e non solo per ottenere qualche spunto.
10 nuovi lavori creati dall’AI
In un mondo del lavoro trasformato dall’intelligenza artificiale, essere persone adattabili, curiose e pronte a imparare può aprire la strada a una nuova assunzione o a una nuova carriera. Scopri i 10 nuovi lavori che stanno emergendo nell’era dell’AI.
“Career Connect mi ha aiutato a capire come posizionarmi”, spiega. Grant ha utilizzato i risultati dell’AI per inquadrare i suoi punti di forza durante i colloqui, evidenziando le competenza identificate dal sistema come corrispondenti al ruolo desiderato. Nelle aree in cui il tool aveva segnalato competenze non adeguate, ha lavorato in modo proattivo per colmarle. Questo approccio innovativo ha trasformato il suo modo di cercare lavoro, da un salto nel buio a un processo consapevole e ponderato.
Con l’aiuto di Career Connect, Grant è stata in grado di passare con successo a un ruolo nelle vendite all’interno dell’azienda, un percorso che non avrebbe mai preso in considerazione da sola. Nel suo ruolo, Grant ha detto di sentirsi maggiormente integrata nell’azienda, inclusa nel processo decisionale e in grado di “usare muscoli che non ho usato molto prima”. La sua storia dimostra come l’AI possa far progredire una carriera, identificando non solo i passaggi logici, ma anche nuove e più ampie opportunità di crescita.
Puoi farlo anche tu: adotta un approccio più strategico nel tuo percorso professionale. Invece di candidarti per dei ruoli che sembrano essere il prossimo passaggio logico, utilizza uno strumento AI per analizzare il tuo CV e il tuo profilo. Ti aiuterà a identificare i tuoi punti di forza principali per i colloqui, individuare aree specifiche di crescita ed eventualmente scoprire opportunità di carriera inaspettate in linea con le tue competenze.
Utilizzare l’AI come interlocutore sempre disponibile
Per Piyali Mandal, Director of IT Enablement, Agentforce non è solo l’ennesimo strumento: è un interlocutore disponibile 24/7, che fornisce feedback e insight istantanei. Questo le permette di identificare in anticipo potenziali punti deboli e opportunità nascoste nel suo lavoro.
Funzioni come il riepilogo delle riunioni di Agentforce hanno cambiato il modo in cui Mandal lavora.

Quando non riesce a partecipare a una riunione, invece di guardare l’intera registrazione, utilizza le funzioni di riepilogo e Q&A di Agentforce per arrivare subito ai dettagli principali e alle azioni da intraprendere. Oltre a risparmiare tempo, riesce ad avere tutte le informazioni in modo rapido ed efficiente.
Agentforce ha anche trasformato completamente il modo in cui Mandal affronta e si prepara alle riunioni. Ora non partecipa solo per raccogliere delle idee iniziali, ma chiede ad Agentforce di prendere in considerazione le diverse prospettive del team, dalle vendite, passando per il marketing fino alle pubbliche relazioni, generando una base di idee efficace già prima della riunione. In questo modo la collaborazione viene portata a un livello superiore. Partecipando a una riunione con una comprensione già presente dei diversi punti di vista, Mandal aiuta il team a spostare la conversazione dalla condivisione di informazioni base alla collaborazione strategica di alto livello.
Puoi farlo anche tu: utilizza uno strumento AI per svolgere il lavoro preliminare prima dell’inizio di una riunione. Invece di partecipare a un brainstorming partendo da zero, prepara in anticipo l’ordine del giorno con una serie di idee di base, sintetizzate dalle diverse prospettive del team. In questo modo si evitano i primi passaggi ripetitivi sfruttando il tempo della riunione per quello che conta davvero: prendere decisioni e collaborare meglio.
Meno riunioni e più tempo con un workflow Slack
Quante volte hai partecipato a una riunione e pensato: “Poteva essere benissimo una e-mail”? Kim Root, Director of Solution Engineering, conosce bene questa sensazione. Per questo ha deciso di affidarsi all’intelligenza artificiale per eliminare del tutto alcuni incontri del suo team.
Prima di implementare un nuovo processo, i solution engineer del team erano assegnati a clienti specifici.

Tuttavia, con il crescente numero di clienti e account executive da supportare, questo modello si è trasformato rapidamente in un’impasse. Per scalare in modo efficace l’azienda, il manager di Root ha implementato una nuova soluzione innovativa.
In precedenza, il suo team dedicava le riunioni a esaminare una per una numerose richieste di assistenza: un’attività noiosa e un uso inefficiente del tempo di tutti. In seguito ha creato un workflow Slack automatizzato, chiamato “Scale and precision”, che permette agli account executive di fornire rapidamente informazioni fondamentali, come le dimensioni di una trattativa e l’attività specifica, al fine di richiedere il supporto di un solution engineer.
Questo processo innovativo ha consentito a Root di ottenere tutte le informazioni necessarie per valutare e assegnare rapidamente la persona giusta all’attività, senza dover programmare nessuna riunione. Il workflow funge da potente centro informazioni, aiutandola a prendere decisioni in modo più rapido e informato e facendo risparmiare tempo prezioso.
Puoi farlo anche tu: analizza i colli di bottiglia e i punti deboli del tuo team. Cerca processi ripetitivi che potrebbero essere trasformati in un workflow automatizzato facilmente accessibile. Slack offre strumenti per creare workflow personali e di gruppo, automatizzando le attività più impegnative e liberando tempo per ciò che genera vero valore.
Ridurre la curva di onboarding con l’AI
Prima che un nuovo dipendente raggiunga la sua piena produttività, può essere necessaria una media di otto mesi, un periodo in cui la persona spesso ha molta confusione e domande mentre cerca di orientarsi tra le procedure interne di un’azienda.
Brian Kim, in Salesforce da sei anni, ha affrontato in prima persona questa sfida e offre una soluzione strategica al riguardo.

Secondo Kim, account executive, i nuovi dipendenti, che siano alle prime armi o professionisti affermati, trovano difficoltà nel diventare pienamente produttivi a causa della ripida curva di apprendimento per appropriarsi di conoscenze aziendali nascoste e non scritte. Spesso, questi dipendenti hanno bisogno di risposte veloci e precise a domande specifiche sul lavoro che non si trovano facilmente in un manuale già pronto, limitando la loro capacità di contribuire in modo efficace.
Kim ha trovato una potente soluzione in risorse come Slack AI, uno strumento di intelligenza artificiale integrato che va incontro al personale nella quotidianità lavorativa. Utilizzando funzioni come la ricerca delle risposte, i riassunti dei canali e i riepiloghi delle conversazioni, i nuovi arrivati possono trovare in autonomia le informazioni di cui hanno bisogno, evitando il tipico e lungo processo che li vede fare domande e attendere risposte. Ad esempio, una persona appena accolta nel team può utilizzare Slack AI per recuperare rapidamente template di progetti passati e ritrovare formattazione e struttura, ottenendo un vantaggio iniziale su un incarico senza doversi rivolgere ai colleghi per chiarimenti di routine.
Questo uso innovativo dell’AI non solo migliora l’efficienza di un’azienda, ma valorizza anche le persone neo-assunte, permettendo loro di adattarsi, comprendere e integrarsi più rapidamente nei team. La tradizionale curva di apprendimento viene aggirata e la piena produttività si raggiunge molto prima.
Puoi farlo anche tu: pensa a come puoi semplificare il processo di onboarding. Sviluppa modelli di formazione aziendale scansionabili e ricercabili con l’intelligenza artificiale e progetta percorsi di apprendimento per i nuovi assunti che possano rispondere facilmente alle domande, documentandole per un miglioramento continuo.
L’impatto innovativo dell’AI
Il vero potenziale dell’intelligenza artificiale non sta in ciò che può fare da sola, ma nel modo in cui i lavoratori possono sfruttarla in modo strategico. Come afferma Mandal: “Il punto non è temere che l’AI mi rubi il lavoro, ma imparare a utilizzarla in modo più efficace”.
Nel futuro del mondo del lavoro, l’intelligenza artificiale non sostituirà le persone, ma darà loro più tempo. Come mostrano queste storie, l’AI è uno strumento che consente ai dipendenti di passare da attività monotone e molto lunghe a un lavoro più gratificante. Il vantaggio agentico fa risparmiare tempo, abbatte barriere e consente a chi lavora di essere più concentrato, preparato e produttivo.
La morale è chiara: per fare in modo che la forza lavoro possa prosperare, dobbiamo sviluppare una comprensione più profonda dell’AI. Non come minaccia, ma come partner strategico in grado di potenziare il nostro lavoro e liberare tutto il nostro potenziale.