Cagliari ci ha accolti con la sua luce intensa, l’energia della Sardegna e una straordinaria voglia di futuro. La nostra tappa sarda ha preso forma dentro le mura dell’ex-vetreria di Pirri, un luogo che racconta trasformazione e comunità, perfetto per parlare di innovazione nella Pubblica Amministrazione. Con Salesforce goes to Cagliari non abbiamo semplicemente portato la tecnologia sul territorio: abbiamo acceso un dialogo reale tra amministratori pubblici, esperti di digitale e partner.
Ad aprire la giornata è stato Riccardo Castrignanò, Responsabile Transizione al Digitale del Comune di Cagliari, che ha puntato i riflettori su due concetti chiave: la necessità di costruire un ecosistema basato sulla collaborazione e il ruolo dell’intelligenza artificiale nel rendere i servizi pubblici più intelligenti, proattivi e vicini alle persone. Subito dopo, il gruppo di lavoro dedicato alla transizione digitale ha condiviso uno dei passaggi più significativi del progetto: l’unificazione dei numerosi canali digitali in un’unica piattaforma, capace di semplificare l’accesso e ricostruire la fiducia dei cittadini nei confronti della PA. Non è stata una sfida tecnologica, ma organizzativa: trovare il tempo per formare il personale, in un contesto in cui la Pubblica Amministrazione non può mai permettersi di fermarsi, ha richiesto ingegno, flessibilità e molta determinazione. Ma lo sforzo ha dato i suoi frutti: oggi i servizi sono più chiari, più fluidi e decisamente più centrati sui bisogni reali delle persone.
L’evento è proseguito con uno scambio aperto, diretto, su come l’innovazione possa (e debba) essere semplice, accessibile e soprattutto utile. Il Comune di Cagliari, insieme a Ezechiele Capitanio, Regional Vice President for Local Government and Public Health in Salesforce insieme a Maya Lua Colunga Biancatelli, Referente Salesforce per la Sardegna hanno condiviso una visione chiara: digitalizzare non significa complicare, ma semplificare l’esperienza del cittadino, rendendo ogni interazione con la PA più intuitiva, personalizzata e fluida. Non si tratta più solo di strumenti IT, ma di veri e propri servizi di prossimità, in cui l’empatia incontra l’efficienza.
Durante l’incontro, un messaggio si è fatto largo con forza: la transizione digitale è fatta di sfide quotidiane, ma anche di piccoli grandi successi che si conquistano grazie alla volontà di cambiare. Lo ha raccontato chi lavora ogni giorno dentro l’amministrazione, toccando con mano il valore di avere un unico punto di accesso ai servizi, la possibilità di costruire una comunicazione trasparente con i cittadini, la scelta di adottare strumenti in grado di rispondere in modo più rapido, più fluido, più efficace. Un’evoluzione che non è teorica, ma concreta, fatta di piccoli passi — a volte faticosi, ma carichi di soddisfazione — verso un nuovo modo di lavorare e di servire la collettività.
Molto si è parlato anche di democratizzazione del dato: mettere davvero il patrimonio informativo pubblico al servizio dei cittadini, delle amministrazioni e persino degli stessi assistenti digitali, oggi sempre più centrali nella relazione quotidiana. In un contesto dove le risorse — soprattutto quelle umane — sono sempre più limitate, l’AI può aiutare a garantire servizi pubblici che siano all’altezza delle aspettative, simili per fluidità e immediatezza a quelli che i cittadini sperimentano nel mondo privato.
Due i momenti clou della giornata. Il primo ha visto protagonisti Trailblazers e innovatori d’eccezione come Mauro Ponzè, Amministratore Unico di Sardegna IT e Delegato Assinter, Stefano Sotgiu, Responsabile Sistemi Informativi e RTD presso CTM Spa, e Marco Montalto, Istruttore informatico del Comune di Cagliari. Condividendo la loro visione e testimonianza, hanno evidenziato il ruolo centrale dei dati, delle piattaforme digitali e dell’intelligenza artificiale come driver per una relazione tra amministrazione e cittadino sempre più trasparente, inclusiva, efficace ed efficiente.
A seguire, la demo delle nostre Solution Engineer ha accompagnato i partecipanti nella città immaginaria di “Dreamland”. Attraverso un canale unico e semplificato, abbiamo raccontato la storia di un cittadino che ottiene un finanziamento, cambia vita e… apre una gelateria. Un racconto leggero solo in apparenza, ma dal messaggio potente: mostrare come una Pubblica Amministrazione vicina, semplice e accessibile possa trasformare un sogno in realtà grazie a dati e AI integrati.
Oltre ai momenti di approfondimento, è stato fondamentale il tempo dedicato al confronto diretto. Nel networking lunch e nei dialoghi informali nati lungo tutta la giornata, si è creata quella connessione autentica che fa la differenza: uno scambio aperto di idee, bisogni, soluzioni. È così che immaginiamo la trasformazione della PA: non calata dall’alto, ma costruita insieme, dal territorio verso il futuro.
Salesforce goes to Cagliari è stato molto più di un evento. È stata la conferma che il cambiamento passa dalle persone, dal confronto, dalla capacità di ascoltare e dalla volontà di sperimentare. E soprattutto dalla convinzione che anche nella PA si possa fare innovazione in modo semplice, veloce, concreto. Ogni evento è un seme. E oggi siamo tornati a casa con una valigia piena di futuro Il viaggio continua, e noi non vediamo l’ora di scoprire dove ci porterà la prossima tappa.