Immaginate di svegliarvi domani mattina e scoprire che... siete nel 2020.
Che aspetto avranno gli annunci pubblicitari sul vostro account Instagram? Come farà la vostra Smart TV a proporre i contenuti più amati da voi e dalla vostra famiglia?
Probabilmente il vostro dispositivo indossabile vi suggerisce di acquistare l’ultimo modello di scarpe da ginnastica, poiché sa che è perfetto per la vostra tecnica di corsa, appena prima che vi accorgiate che avete le suole consunte.
Forse Alexa vi consiglia di acquistare olio di oliva, perché state per terminarlo, e vi ritrovate a parlare con la pubblicità.
In qualità di inserzionisti, probabilmente vi state chiedendo cosa può fare il vostro brand per tenere il passo con questa nuova rivoluzione della pubblicità digitale, guidata dai dati e dalla IA, per interazioni 1-a-1 più intelligenti con i vostri clienti, mentre ora la vera battaglia si combatte a livello di qualità dell’esperienza.
In tutta onestà, nessuno vorrebbe essere un brand che pubblicizza una nuova auto scintillante a un consumatore che ne ha appena acquistata una. O un brand di abbigliamento casual che pubblicizza un reggiseno sportivo... a tuo marito.
Il panorama pubblicitario è in rapida evoluzione e l’obiettivo globale di Salesforce ci permette di vedere in dettaglio cosa sta succedendo nel mondo.
Nel caso della pubblicità digitale, il Nord America è spesso all’avanguardia. I trend americani di oggi saranno quelli europei di domani. Per fortuna, siamo ancora nel 2018 e abbiamo tempo di prepararci al futuro. Quindi preparatevi con entusiasmo, perché il vostro percorso pubblicitario per il 2020 inizia adesso!
Nel nostro report sulla pubblicità digitale nel 2020 abbiamo intervistato 900 leader del settore pubblicitario di Europa, Nord America e Asia-Pacifico, per conoscere le loro nuove priorità, strategie e tattiche, e per fornirvi un’anteprima di queste interessanti tendenze guidate da tecnologia e Big Data. Ecco i 5 aspetti più importanti da considerare.
Un tempo isolati dal resto dell’azienda, in tutto il mondo i team di pubblicità digitale si stanno finalmente integrando con quelli di marketing, e questo sta accadendo anche in Europa. La tecnologia è il catalizzatore di questa evoluzione, poiché consente ai team di marketing di ottenere il controllo dei propri dati per promuovere la collaborazione in team, il tutto allo scopo di ottimizzare l’esperienza cliente.
Questo desiderio di riprendere il controllo della propria pubblicità digitale e dei propri dati sta spingendo le aziende ad abbandonare le agenzie pubblicitarie. Infatti il 59% delle imprese si affida completamente al personale interno per ottimizzare la spesa pubblicitaria su Facebook e Instagram.
Nell’era dei Big Data la quantità di dettagli sui consumatori, e sul loro comportamento, che possiamo catturare e utilizzare ai fini della pubblicità digitale sta aumentando esponenzialmente.
I dati demografici come li intendiamo oggi stanno lentamente scomparendo, e i dati online diventano sempre più importanti, poiché rivelano in tempo reale i comportamenti, gli interessi e le interazioni dei consumatori. L’Europa è in testa al gruppo, con il 24% degli inserzionisti che intende incrementare l’uso dei dati basati sull’interesse nei prossimi due anni.
Ma a quali tipi di dati puntano gli esperti di marketing e gli inserzionisti? I dati anonimi acquisiti alla fonte (come gli schemi di esplorazione) sono ancora il tipo di dati online più richiesto (il 71% di tutti gli intervistati usa o prevede di utilizzare dati acquisiti alla fonte per le proprie campagne). Tuttavia, nei prossimi due anni in Europa il ricorso ai dati esterni (sostanzialmente dati acquisiti alla fonte da un’altra azienda) aumenterà di un incredibile 32%.
Gli esperti sono sempre più attenti alla qualità dei dati e desiderano controllare maggiormente i destinatari delle iniziative di marketing.
Con la sua capacità di raggiungere audience enormi e rivolgersi ai consumatori in base alle identità, il duopolio Facebook-Google è destinato a perdurare e rappresenta il 69% della spesa totale per gli inserzionisti in Europa.
Il formato preferito dal settore per la pubblicità sta passando dal banner al video, poiché gli inserzionisti preferiscono la costruzione strategica dell’immagine del brand alla risposta tattica diretta.
Ma la diffusione del video è dovuta anche ad altri motivi. Prima di tutto e soprattutto, la sua capacità di raccontare storie molto meglio di qualsiasi altro formato, a cui si aggiunge la possibilità, per i siti di video più importanti, inclusi Facebook e YouTube, di consentire agli inserzionisti di misurare e ottimizzare in dettaglio le prestazioni dei contenuti.
Questo aspetto è chiaramente indicato nel nostro report, secondo il quale l’anno scorso il 57% dei team pubblicitari in Europa ha aumentato la spesa per gli annunci video digitali tra il 2% e il 24%.
I team pubblicitari danno sempre più importanza alle relazioni a lungo termine di qualità con i propri clienti. Il 27% degli inserzionisti include infatti il valore di un cliente a vita tra le metriche più importanti per la misurazione del successo.
Per ottenere maggiori dettagli sulle strategie utilizzate, gli inserzionisti stanno diventando sempre più sofisticati e, per valutare l’efficacia delle proprie campagne, un numero sempre crescente di team oggi preferisce le piattaforme di gestione dati (DMP, Data Management Platform) e le analisi Web ai fogli di calcolo.
Ad esempio, Kellogg's ha sperimentato le funzioni di gestione della frequenza multicanale di Salesforce DMP per massimizzare l’efficienza delle proprie iniziative di marketing, eliminando le impression sprecate negli annunci video e digitali. Il risultato? Nel primo anno Kellogg's ha risparmiato la bellezza di 20,5 milioni di dollari sulla spesa pubblicitaria per video e display, aumentando il ROI di oltre 25 volte.
In futuro assisteremo a scenari e opportunità completamente nuovi per gli inserzionisti. Le nuove tecnologie già presenti nelle nostre case, come Smart TV, assistenti digitali con attivazione vocale e dispositivi indossabili, così come quelle che si profilano all’orizzonte, ad esempio la realtà aumentata e la realtà virtuale, stanno creando nuovi punti di contatto con i clienti, che si traducono in nuove piattaforme di interazione.
Oltre ad aumentare gli spazi pubblicitari disponibili, questo offre soprattutto agli inserzionisti un’interessante opportunità di raggiungere i destinatori ovunque si trovino, nella vita privata come in quella professionale.
Complessivamente, nel 2018 il 74% degli inserzionisti usa o intende utilizzare per la pubblicità gli assistenti digitali con attivazione vocale basati sull’intelligenza artificiale.
Le prospettive per gli esperti di marketing sono a dir poco interessanti. Per quelli più preparati stanno emergendo fantastiche opportunità. Volete scoprire di più sulla pubblicità digitale nel 2020 e come orientarsi grazie a Salesforce?