Il COVID-19 ha trasformato per sempre il mondo del retail e dell’ecommerce. Se nel primo trimestre 2020 l’impatto iniziale era stato significativo ma parziale (+20%) soprattutto perché il lockdown si è avuto a partire dal mese di marzo e in molti paesi verso la fine del mese, il secondo trimestre è da record assoluto con una crescita del 71% rispetto allo stesso trimestre del 2019.
I dati sono quelli dello Shopping Index di Salesforce che rileva l’andamento reale degli acquisti online analizzando i dati che emergono dalla piattaforma Commerce Cloud, una delle più utilizzate a livello mondiale.
Il risultato è talmente evidente che si pensa che porterà inevitabilmente a nuovi parametri di riferimento nel commercio mentre ci avviciniamo all'autunno e alle festività natalizie.
Le entrate digitali continuano a crescere
Il +71% rispetto all'anno precedente è di fatto l’aumento più alto riscontrato dal lancio dello Shopping Index ormai sette anni fa. Anche traffico (+37%), il tasso di conversione (+35%) e l’entità della spesa (+34%) hanno registrato aumenti storici su base annua nel secondo trimestre rispetto a tutti quelli osservati a partire dal 2013.
Molto traffico ma anche molti acquisti
Se i grandi aumenti di traffico dei periodi di festività di solito portano con sé una diminuzione del tasso di conversione, il secondo trimestre va in controtendenza. Con i rivenditori che hanno registrato un aumento del 37% del traffico digitale rispetto al secondo trimestre del 2019, i tassi di conversione hanno raggiunto il 3% a livello globale, con un aumento del 35% rispetto al tasso di conversione del secondo trimestre dell'anno precedente che era pari al 2,2% (con siti di salute e bellezza che hanno toccato un tasso di conversione del 4,1%).
L’opzione “Ritira in negozio”? Un vantaggio per i rivenditori
I siti che offrono opzioni di acquisto online e di ritiro presso il punto vendita hanno visto i propri ricavi digitali del secondo trimestre crescere del 127% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Al contrario, i siti dei negozi fisici che non offrivano l'opzione di ritiro sono cresciuti solamente del 54%.
Qui di seguito altri trend rilevanti dal Q2 Shopping Index:
I tassi di sconto continuano ad aumentare: gli sconti a livello globale hanno continuato ad aumentare nel secondo trimestre, passando da una media del 13% nel secondo trimestre del 2019 a quella attuale del 18%. I prodotti di abbigliamento in genere hanno registrato i maggiori sconti, con una media del 22% nel corso del trimestre, seguiti dagli articoli di abbigliamento di lusso (17%). Al contrario, sono stati i giocattoli e gli articoli per la casa a registrare gli sconti minori, con una media rispettivamente del 9% e del 10%.
Gli acquisti digitali di beni essenziali continuano a salire: i consumatori continuano a rivolgersi in maniera sempre maggiore ai canali digitali. Dal secondo trimestre del 2019, la spesa digitale globale per i beni essenziali (che comprendono cibo, articoli per la cura della persona e altri beni che si trovano comunemente nei negozi di alimentari) è aumentata del 154%, rispetto a un aumento del 66% della spesa per i beni non essenziali.
Stare molto in casa significa giochi, giocattoli e prodotti per la casa: con le persone di tutto il mondo che continuano a trascorrere molto tempo a casa, la domanda di prodotti di intrattenimento e beni per il comfort è rimasta elevata. Le entrate relative a giocattoli e giochi sono cresciute del 181% nel secondo trimestre rispetto all'anno precedente e quelle dei prodotti per la casa sono cresciute del 134%. È interessante notare come il settore Health & Beauty abbia tenuto il passo con una crescita del 138%.
Se vuoi saperne di più sui trend che hanno caratterizzato il settore retail negli ultimi tre mesi, consulta a questo link la dashboard interattiva Tableau.
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