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Strategico, tattico e reattivo: ecco i 3 approcci delle aziende italiane alle strategie data-driven

Customer Analytics: dall'ambizione all'azione. La ricerca IDC-Salesforce/Tableau

La ricerca “Customer Analytics: dall’ambizione all’azione” realizzata in collaborazione con IDC ha permesso di indagare le dinamiche di trasformazione delle aziende italiane e il modo in cui la democratizzazione dei dati sta supportando la crescita del business.

La “supremazia dei dati” è ormai una realtà nello scenario attuale. Le aziende, sempre di più, hanno bisogno di una strategia data-driven per raggiungere i propri obiettivi strategici.

Quanto detto sopra non è solo una nostra convinzione, bensì un dato di fatto confermato dai risultati della ricerca “Customer Analytics: dall’ambizione all’azione” realizzata in collaborazione con IDC. Lo studio ci ha permesso di indagare le dinamiche di trasformazione delle aziende italiane e il modo in cui la democratizzazione dei dati sta supportando la crescita del business.

Migliorare le vendite e incrementare la fidelizzazione: queste le priorità di business

Secondo i dati raccolti, le priorità di business delle aziende italiane per il 2022 si concentrano sull’incremento delle vendite (52%), sulla fidelizzazione del cliente (35%) e sul raggiungimento di una maggiore efficienza nell’automazione dei processi (32%). Diventa quindi fondamentale saper raccogliere, integrare e correlare i dati provenienti dai diversi touchpoint durante le interazioni dei clienti con i processi operativi dell’azienda.

Le aziende sono infatti sempre più consapevoli dell’importanza di utilizzare efficacemente i dati a vari livelli decisionali e le competenze e gli strumenti di analisi si dimostrano fondamentali per produrre insight, apprendere, collaborare e innovare. A riprova di questo, per valorizzare gli investimenti tecnologici, le aziende stanno costruendo una “cultura del dato” che possa guidare le decisioni nelle attività operative quotidiane.

3 diversi approcci alle strategie data-driven

Ma la strada verso la completa padronanza del dato non è semplice e richiede un bilanciamento tra approcci strategici e sperimentazioni. La ricerca ci ha permesso di identificare i diversi approcci adottati dalle aziende italiane tenendo in considerazione i modelli organizzativi e gli atteggiamenti manageriali. Dall’incrocio di queste due direttive sono emerse tre tipologie diverse di attitudini che differenziano le strategie data-driven:

  • Strategic change: per il 28% delle aziende la trasformazione data-driven viene gestita con una strategia di integrazione e collaborazione a livello aziendale, affrontando sia il cambiamento organizzativo, sia quello culturale
  • Tactical change: per il 35% delle aziende la trasformazione data-driven viene gestita con la collaborazione tra diverse funzioni aziendali, affrontando il cambiamento su un piano esclusivamente organizzativo
  • Reactive change: per il 37% delle aziende la trasformazione data-driven viene gestita come una reazione necessaria per affrontare un cambiamento di mercato, preservando lo status quo con meccanismi di collaborazione occasionali

Ne deriva che le aziende con un approccio strategico promuovono il cambiamento continuo dei processi sulla base dei dati e considerano la facile fruibilità degli insight e la semplicità d’uso un elemento fondamentale (84% contro il 35% delle aziende con approccio reattivo). Gli approcci tattici e, soprattutto, quelli reattivi, mancano invece di una strategia basata sui dati che includa piattaforme, piani di data governance e industrializzazione degli analytics (rispettivamente 60% e 35% contro l’82% delle aziende che dimostrano di avere un approccio strategico).

Il CRM vuole la sua parte

Anche il CRM gioca un ruolo importante nelle strategie data-driven: l’80% dei rispondenti pensa che le soluzioni di CRM e Customer Analytics permetteranno alla propria azienda di migliorare la soddisfazione dei clienti. Inoltre per il 41% degli intervistati il principale obiettivo dei progetti di CRM e Customer Analytics è prevedere l’andamento delle vendite; seguono a pari merito integrare tutti i dati per la visualizzazione su un’unica dashboard e monitorare le performance del servizio di assistenza clienti (31%) e migliorare la customer experience, retention e soddisfazione (28%).

Il giusto supporto per raggiungere i giusti obiettivi

Lo studio rende evidente un bisogno di supporto da parte delle aziende in questo processo di trasformazione verso un approccio data-driven, che in Tableau accogliamo quotidianamente. Ci adoperiamo costantemente per proporre soluzioni attraverso la nostra piattaforma, che offriamo insieme alla condivisione di una metodologia in grado di promuovere agilità nella creazione di insight rilevanti ma anche nel loro utilizzo quotidiano nei processi decisionali e operativi delle aziende.

Scopri l’approccio delle aziende italiane nei confronti delle strategie data-driven, scarica la ricerca “Customer Analytics: dall’ambizione all’azione”

Stefano Maio

Stefano Maio è Country Leader per l'Italia di Tableau. Con una vera passione per il mondo dei dati, ma soprattutto dell’analisi dei dati, Stefano ha un’ampia esperienza manageriale che lo ha portato a ricoprire ruoli di primo piano nelle principali aziende del mondo dei Business Analytics. Nell’esperienza più recente Stefano aveva la responsabilità per il Sud Europa di Blue Yonder.

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