L’AI e gli agenti AI come principali motori della trasformazione aziendale per i C-level



L'AI è destinata a trasformare le imprese e l'economia, con un impatto su tutta la forza lavoro. Entro il 2030, secondo le previsioni di IDC, il 70% dei nuovi ruoli lavorativi creati in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) sarà ascrivibile all’AI [1].
L’ascesa degli agenti di intelligenza artificiale sta ridefinendo le ambizioni dei leader aziendali, creando nuovi modi per generare valore, aumentare la redditività e sfruttare il pieno potenziale della produttività. IDC definisce gli agenti AI come “entità software autonome basate su modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) che percepiscono l’ambiente circostante, sono in grado di prendere decisioni e di agire di conseguenza secondo lo scopo prefissato”. Un agente può collaborare con altri agenti o raggiungere il proprio obiettivo interagendo con le persone.
Secondo la ricerca Future Enterprise Resiliency and Spending Survey di IDC (novembre 2024), il 60% delle organizzazioni prevede che l’introduzione dell’agentic AI possa avere un impatto moderato o significativo sulla loro posizione competitiva e sui loro modelli operativi nei prossimi 18 mesi [2]. Gli agenti agiranno come collaboratori digitali, rivoluzionando i luoghi di lavoro, supportando i dipendenti nelle proprie attività quotidiane e aumentando la produttività, l’innovazione e la crescita.
Entro il 2028, secondo IDC, il 40% dei professionisti delle 500 aziende più grandi dell’area EMEA userà agenti e orchestratori di AI per la gestione di report e flussi di lavoro, agevolando la democratizzazione dell’accesso ai dati così da risolvere più velocemente le sfide aziendali.
Per i leader aziendali è fondamentale comprendere a pieno questo cambiamento tecnologico, investire in esso e focalizzarsi su quattro aree principali per ottimizzare il ritorno sugli investimenti:
- Investire in casi d’uso per l’AI e misurare i benefici ottenuti. Dare priorità ai casi d’uso in base agli obiettivi aziendali a cui possono contribuire e alla loro fattibilità, attribuendo a ciascuno di essi chiari indicatori di performance (KPI).
- Definire una solida strategia per la governance dell’AI. Sviluppare politiche e linee guida di sicurezza per un uso sicuro e responsabile dell’AI.
- Guidare una trasformazione che sia incentrata sul fattore umano. Investire nelle competenze necessarie per migliorare l’alfabetizzazione digitale e sull’AI della forza lavoro.
- Nominare un orchestratore di AI. Un Chief AI Officer, un altro IT leader o un centro di eccellenza dovranno coordinare gli investimenti nell’ambito di una strategia unificata.
Quale sarà l’impatto dell’era degli agenti sui leader aziendali? CEO: trasformare l’AI in una risorsa in grado di favorire il successo aziendale
Secondo l’indagine Worldwide CEO Survey di IDC (febbraio 2024), quasi il 40% dei CEO dell’area EMEA considera gli investimenti in GenAI come un vantaggio competitivo da sfruttare il prima possibile [3]. Con l’AI che continua ad avere un impatto sempre maggiore, avere padronanza di questa tecnologia è diventato fondamentale per i CEO che intendono avere successo.
I CEO devono adottare e guidare il cambiamento in modo da allineare gli investimenti nell’AI con gli obiettivi strategici di crescita e rafforzamento della posizione competitiva delle aziende. IDC consiglia ai CEO di nominare un orchestratore dell’AI con il compito di definire una strategia univoca a livello aziendale. Inoltre, i CEO devono garantire a questa figura un ruolo strategico di primo piano in modo da dare loro ampi poteri per guidare la collaborazione e il cambiamento aziendale a tutti i livelli, compresa la C-suite.
CIO e CTO: orchestrare l’AI per fornire valore al business
L’era degli agenti AI dà nuovo slancio al ruolo dei CIO e CTO, a patto che riescano a bilanciare modernizzazione, innovazione e orchestrazione del business digitale. Il passaggio da una gestione tradizionale dell’IT al ruolo di orchestratore del business digitale è un cambiamento complesso e non lineare, ma per i CIO e i CTO rappresenta un’opportunità unica per rafforzare il loro ruolo strategico. Il loro successo dipenderà dalla capacità di ottenere risultati in termini di creazione di valore, gestione di talenti e del cambiamento e definizione della strategia per quanto riguarda dati, governance e architettura tecnologica, oltre al rafforzamento della collaborazione con gli altri leader aziendali.
Fiducia e solide misure di controllo sono essenziali. Infatti, i CIO e CTO svolgono un ruolo fondamentale nel tutelare l’organizzazione dai rischi legati all’AI, garantendo un uso responsabile della tecnologia. Inoltre, i CIO devono collaborare con la funzione HR per promuovere un cambiamento culturale che favorisca l’adozione dell’AI. Ciò implica garantire che la forza lavoro sia dotata delle competenze e dell’attitudine necessarie per adottare le nuove tecnologie. Avere in campo valide strategie di change management sarà fondamentale per gestire questa transizione.
Oltre a promuovere casi d’uso dell’AI all’interno della propria funzione (es. gestione delle applicazioni e IT service desk intelligente), i CIO e CTO dovranno orchestrare casi d’uso trasversali per altre funzioni aziendali tra cui marketing, vendite e servizio clienti.
Chief Marketing Officer: sfruttare l’AI per offrire una migliore esperienza ai clienti
Secondo l’indagine Worldwide C-Suite Tech Survey di IDC (agosto 2024), i CMO sono sottoposti a una pressione crescente per offrire messaggi e contenuti sempre più personalizzati e su misura. L’intelligenza artificiale rappresenta uno strumento chiave per cogliere queste opportunità e ottenere un ritorno maggiore da campagne e iniziative [4].
Gli agenti AI daranno l’opportunità di creare contenuti e campagne iper-personalizzati, migliorando l’esperienza del cliente. Internamente, potenzieranno le attività del team marketing, permettendo una gestione delle campagne più efficiente e produttiva, oltre a offrire insight più approfonditi grazie alla consolidazione dei dati provenienti da diversi sistemi. Man mano che i CMO avanzeranno nel percorso dell’AI, riusciranno a ottenere una visione unificata del cliente da cui trarre valore per stimolare l’innovazione e sviluppare prodotti e casi d’uso sempre più incentrati sul cliente.
Chief Revenue Officer: identificare i messaggi chiave grazie agli insight offerti dall’AI
Le capacità dell’AI e degli agenti AI possono fornire informazioni rilevanti e contestuali in modo tempestivo, consentendo ai CRO di migliorare la strategia e le operazioni di vendita. Tra i casi d’uso che consentono di raggiungere tali obiettivi ci sono: l’automazione di e-mail e proposte commerciali, il miglioramento delle previsioni di vendita e dell’analisi dei clienti potenziali, la creazione intelligente e automatizzata dei contratti e la formazione e il coaching personalizzati.
Nel sondaggio condotto da IDC, più di un terzo dei CRO ha dichiarato l’intenzione di utilizzare metriche come pipeline di vendita e ricavi per valutare gli investimenti tecnologici e in AI della propria organizzazione, in particolare quelli mirati a incrementare la produttività dei venditori. Ciò consentirà di aumentare il numero delle conversazioni tenute con i clienti e colmare il divario tra vendite e ricavi [5].
Servizio clienti: utilizzare l’AI per migliorare la soddisfazione dei clienti e il coordinamento tra i diversi canali di vendita
Secondo l’indagine condotta da IDC, i responsabili del servizio clienti continuano a dover far fronte a problemi quali la mancanza di strategie più personalizzate e di un’ampia visibilità multi canale. Sfruttando le capacità degli agenti AI, è possibile iniziare a collegare più fonti di dati aziendali per fornire servizi mirati e su misura.
Per le interazioni esterne, casi d’uso come ad esempio l’assistenza clienti 24/7 basata su agenti possono offrire ai clienti esperienze fluide e continue. Internamente, l’AI può migliorare la gestione della forza lavoro, ad esempio supportando la programmazione e le interazioni tra agenti e personale.
Per creare una visione unificata del cliente, utile e condivisa tra le diverse funzioni aziendali, i leader responsabili del servizio clienti devono assegnare una maggiore priorità alla collaborazione con gli altri dipartimenti, come ad esempio marketing e vendite.
Chief Operating Officer: utilizzare l’AI per trasformare il processo degli acquisti e i contratti
Per prosperare nell’era degli agenti, i COO non devono limitarsi a garantire la continuità aziendale proteggendola da sconvolgimenti ma devono sfruttare l’AI per plasmare la trasformazione della forza lavoro e dei processi e migliorare l’efficienza e l’innovazione. Inoltre, dovrebbero privilegiare l’uso di strumenti di AI per favorire la comunicazione e collaborazione interna, migliorare l’esperienza dei clienti e la trasparenza e la sostenibilità della filiera.
All’interno dei reparti operativi, la forza trasformativa dell’AI e degli agenti può abilitare la creazione automatizzata delle RFP e l’ottimizzazione del ciclo di approvvigionamento in collaborazione con il responsabile degli acquisti. Secondo l ‘indagine condotta da IDC, per oltre il 55% dei COO dell’area EMEA il miglioramento della gestione dei fornitori rappresenta l’obiettivo principale da raggiungere attraverso gli investimenti tecnologici [5].
Conclusioni
In sintesi, per implementare l’AI in modo efficace e di valore ci sono quattro principi fondamentali da seguire, vale a dire collaborazione, gestione del cambiamento, governance e trasformazione del business e della forza lavoro. Per realizzare i cambiamenti richiesti dalle iniziative di AI, i leader aziendali devono:
- Dimostrare il ROI: comunicare in modo chiaro e mirato i ritorni sugli investimenti effettuati in AI utilizzando metriche adeguate per ciascun stakeholder.
- Garantire una governance unificata: definire un framework di governance completo che comprenda la gestione del rischio e le linee guida etiche per la creazione di un ambiente di AI sicuro.
- Nominare un orchestratore dell’AI: questo ruolo deve plasmare una strategia di AI unificata e coordinare gli investimenti tra tutte le funzioni aziendali.
- Massimizzare i ricavi: implementare casi d’uso trasversali tra i dipartimenti in modo da sbloccare nuove opportunità di guadagno sfruttando efficacemente i dati e le informazioni.
- Investire negli agenti AI: utilizzare gli agenti per automatizzare le attività più ripetitive, consentendo alla forza lavoro di dedicarsi alle attività a maggior valore aggiunto.
Per ulteriori informazioni sul modo in cui i C-level potranno trarre vantaggio dall’AI e dagli agenti, è possibile scaricare l’InfoBrief di IDC, “The Impact of AI: Augmenting the Workforce for a New Era of Growth”.
IDC Infobrief: l’AI e gli agenti AI
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- [1] EMEA FutureScape 2025: Creating the Sustainable AI-Fueled Business of the Future (IDC #EUR152838224, December 2024) –
- [2] IDC’s Future Enterprise Resiliency and Spending Survey, Wave 11, November 2024 (EMEA n = 220)
- [3] EMEA FutureScape 2025: Creating the Sustainable AI-Fueled Business of the Future (IDC #EUR152838224, December 2024)
- [4] IDC’s Worldwide CEO Survey, February 2024 (EMEA n = 67)
- [5] IDC’s Worldwide C-Suite Tech Survey, August 2024 (EMEA n = 320)