Native advertising: cos’è e come funziona?

Scopri di più sul native advertising: come significa, come funziona, i vantaggi e le differenze con gli annunci tradizionali.

Salesforce Italia

22/04/2024 2 minuti di lettura

Il native advertising, o pubblicità nativa, è una forma di promozione del digital marketing. Prevede annunci pubblicitari perfettamente integrati nella piattaforma editoriale che li ospita e di cui assumono la veste grafica, il taglio editoriale. Inoltre, sono coerenti con gli argomenti dei contenuti pubblicati.

Si mimetizzano così bene che si possono distinguere solo per il disclaimer “contenuto sponsorizzato”, “sponsorizzato”, “post consigliato” oppure “consigliato da” che appaiono vicino al contenuto stesso. Sono quindi più discreti rispetto agli annunci tradizionali e hanno di conseguenza un impatto minore durante la navigazione dell’utente.

Alcuni classici esempi di native advertising sono i Facebook ads, ovvero contenuti sponsorizzati che appaiono nel feed di Facebook, gli ads di Twitter, oppure gli annunci che compaiono tra i risultati di ricerca di Google identici ai risultati che restituisce una ricerca sul motore. Un altro esempio è rappresentato dai contenuti alla fine di un articolo che vengono raccomandati da piattaforme per la scoperta di contenuti come Outbrain e Taboola che assomigliano ai post correlati per argomento.

Native ads: quali sono i vantaggi per le aziende?

Per le aziende i vantaggi sono molteplici:

gli annunci della pubblicità nativa vengono visualizzati il 53% in più rispetto a quelli tradizionali (fonte: Outbrain)
gli ads native incrementano l’intenzione di acquisto del 18% (fonte: Outbrain)
sono ideali per consolidare la brand awareness e aumentare la lead generation
con la pubblicità possibilità di tracciare e misurare i risultati per potere personalizzare il messaggio e renderlo più appetibile ai clienti
si raggiungono i clienti quando già stanno consumando i contenuti e sono aperti alle novità

Le native ads sono vantaggiose anche per i clienti? Sì. Perché possono fruire dei contenuti senza essere infastiditi da pubblicità pop up e banner invasivi. Aspetto che si traduce in una migliore user experience e quindi in una maggiore propensione all’acquisto a lungo termine.