Schermata di un cruscotto di Tableau

Cos'è un BI tool? Definizione e funzionamento

La business intelligence è fondamentale per le aziende moderne. Questo articolo esplora la definizione, l'evoluzione e le applicazioni della BI, analizzando gli strumenti disponibili e i vantaggi per ottimizzare i processi aziendali.

La business intelligence (BI) è un processo tecnologico volto a integrare l’analisi dei dati, strumenti, infrastrutture e best practice. L’intero processo ruota intorno a una vasta quantità di dati da raccogliere, catalogare, analizzare e rendere utilizzabile per snellire i processi operativi aziendali.
La business intelligence non va confusa con la data analytics (l’analisi dei dati). È un tipo di analisi descrittiva, focalizzata su dati del passato o del presente, non utile quindi a predire possibili evoluzioni dello stato attuale.
Il concetto di business intelligence raccoglie in sé la gamma di strumenti e processi utilizzati e applicati per la raccolta, l’elaborazione e l’analisi di dati grezzi, provenienti da diverse fonti. Per concretizzare l’aspetto teorico si avvale ovviamente di strumenti di BI.

Cos’è la business intelligence

La business intelligence è una pratica datata e documentata storicamente, combinazione di diversi processi aziendali. Possiamo farne risalire agli albori addirittura alla seconda metà del XIX secolo, citando Richard Devens e la sua “Cyclopædia of Commercial and Business Anecdotes”, dove descrive l’intuito del banchiere Sir Henry Furnese, che comprese l’importanza di raccogliere, conservare e analizzare informazioni per avere un vantaggio sulla concorrenza.

Ogni azienda affronta quotidianamente sfide. Il mercato attuale è frenetico e dinamico e per mantenere competitività e fidelizzare l’utenza occorre stare al passo con i tempi e dotarsi di tecnologie potenti e flessibili. La business intelligence non è la soluzione univoca, ma mette a disposizione delle aziende metodologie e strumenti in grado di supportarle e assisterle nei processi decisionali.

La BI è un tipo di analisi descrittiva, fotografa quindi la realtà passata o presente sulla base dei dati raccolti e delle informazioni opportunamente elaborate, ma da sola non è in grado di suggerire soluzioni o applicare strategie. È in questo contesto che intervengono gli strumenti di BI, che vanno però individuati in base alle esigenze dell’azienda.

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L’evoluzione della business intelligence

Dobbiamo immaginare la BI come un’attività rudimentale ma con enormi potenzialità. La raccolta di dati, inizialmente, aveva grande valore in sé, ma consentiva unicamente di stilare report frammentati.

Lo sviluppo tecnologico e la sua “intrusione” nella quotidianità delle aziende ha messo in evidenza la svolta che avrebbe segnato l’integrazione della business intelligence con potenti software applicativi.

Le aziende erano quindi in grado di ottenere le risposte ai loro dubbi, di individuare le criticità organizzative e produttive e, non da ultimo, di permettere la collaborazione tra i vari reparti e la condivisione delle informazioni.

Le applicazioni della business intelligence

Come tutte le pratiche sviluppate per migliorare la competitività aziendale, la BI trova applicazione in diversi campi.

L’esperienza utente e la fidelizzazione della clientela sono concetti chiave per un’azienda. Gli utenti oggi sono preparati e informati e questo li mette in condizione di non limitarsi al ruolo di consumatori passivi, ma di agire come prosumer. Quando cercano informazioni su un servizio o un prodotto si aspettano risposte rapide ed esaurienti, che li indirizzino verso soluzioni o che risolvano dubbi o problemi. Il feedback che deriva dall’esperienza utente è un valore che aiuta l’azienda a comprendere se sta agendo correttamente e a individuare le aree di miglioramento.
Predire gli eventi futuri grazie alle informazioni raccolte con l’analisi descrittiva, è un ausilio che aiuta l’azienda a pianificare le decisioni future per consolidare la propria competitività.

Occorre ricordare che i dati raccolti vengono inizialmente presentati in forma grezza, priva di valore semantico. L’importanza del dato e il valore che acquisisce l’informazione veicolata dalla sua analisi si evidenzia nel momento in cui è possibile relazionarli con altre informazioni elaborate, per dare forma a una visione d’insieme dello stato attuale dell’azienda o degli aspetti che si desiderano analizzare e implementare. L’attività di reporting è quindi un’ulteriore applicazione della BI.

Gli strumenti di business intelligence

Quando si parla di strumenti di business intelligence, si fa riferimento a software applicativi avanzati, sviluppati appositamente per l’analisi di big data. Lo scopo ultimo è, ovviamente, estrapolare informazioni utilizzabili da un’azienda a scopi commerciali, per migliorare la propria posizione sul mercato, prodotti e servizi e l’esperienza utente.

Per giungere dalla fase della raccolta dei dati alla fine del processo, ovvero la realizzazione degli obiettivi prefissati, occorre comprendere come funziona e come è organizzata la BI e quali sono i vantaggi che potrebbe apportare.

I cardini di un’azienda sono la comunicazione e la cooperazione fra i suoi reparti, un processo produttivo fluido, l’abbattimento dei costi, il miglioramento del processo decisionale e la competitività.
A disposizione delle aziende esistono quindi diversi strumenti di business intelligence, che si possono classificare secondo le seguenti tipologie:

  • strumenti di reporting;
  • strumenti di OLAP;
  • strumenti di data mining:
  • strumenti di simulazione e previsione;
  • strumenti di visualizzazione.

Nell’ordine, i vari tool agevolano i processi di creazione di report, di estrapolazione ed analisi dei dati, di rappresentazione grafica delle informazioni e di previsione di scenari futuri.
In questo contesto non vanno tralasciate le attività secondarie che derivano dall’utilizzo di strumenti di business intelligence. Le piattaforme BI forniscono una miniera di informazioni in tempo reale, sempre aggiornate e comprensibili all’utente. Pianificare una campagna di marketing, stilare previsioni di vendita, realizzare soluzioni personificate, sono tutti aspetti cruciali per mantenere la leadership del mercato.

Il funzionamento dei software di business intelligence

Scopo dei software o strumenti di BI è la semplificazione dei processi di raccolta, elaborazione ed analisi dei dati.

Assodato che la funzione dei software di business intelligence è consolidare la competitività di un’azienda, va ricordato che non offrono una soluzione confezionata per le criticità o la chiave definitiva per mantenere la leadership.

La potenzialità dei software di BI risiede nella capacità di interrogare e richiamare rapidamente le informazioni necessarie in un determinato momento, si tratti di marketing, analisi finanziarie, assistenza alla clientela o fare il punto della produttività.

La visualizzazione dei dati, ovvero la loro rappresentazione grafica, permette la visione d’insieme della situazione, possibile grazie alle diverse funzionalità del software. Possiamo citare il data mining, utile a individuare i trend all’intero di cospicue basi di dati, oppure il benchmarking, che confronta i dati passati con quelli attuali. La presenza di un cruscotto agevola la visualizzazione dei dati veramente rilevanti al fine di applicare strategie o prendere decisioni.

I vantaggi dei software di business intelligence

Avvalersi di strumenti di BI offre innumerevoli ed evidenti vantaggi. Vediamo in dettaglio i benefici che può ricavare un’azienda.

Un’organizzazione aziendale all’insegna dell’efficienza non è un aspetto da sottovalutare, poiché descrive i risultati delle varie analisi e li confronta con le diverse aree di interesse. L’accuratezza dell’analisi produce dati qualitativamente migliori, evitando le ridondanze e le imprecisioni. Il vantaggio competitivo di un’azienda è anche il risultato della comparazione tra i trend del mercato e la posizione che questa occupa nel contesto. Non va tralasciato il feedback della clientela, al fine di migliorarne l’esperienza o di acquisirne nuova.

Conclusione

Avvalersi di strumenti di Bi è un investimento costoso. Il mercato offre diverse soluzioni, gratuite, in abbonamento o con licenza a vita. Tuttavia è più dispendioso decidere di non utilizzarli: l’abbondanza di dati che circolano in rete e la vastità di fonti da cui selezionarli vanno accuratamente analizzate.

È impossibile ignorare questi fattori: i trend del mercato variano rapidamente e le aziende devono essere flessibili per potersi adattare senza perdere terreno nei confronti della concorrenza, pena ingenti perdite di denaro e di competitività.

La chiave è l’individuazione di una soluzione ad hoc, che si integri nel tessuto aziendale, in grado di agevolare la cooperazione dei reparti, di dare la possibilità di predire i potenziali scenari futuri dove l’azienda andrà a collocarsi, anche in vista dell’implementazione dei software di business intelligence in suo possesso e di quelli che verranno ulteriormente implementati nei prossimi anni.

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FAQ -Domande frequenti

Le aziende sono realtà complesse, che devono mantenere un ampio margine di flessibilità per adattarsi ai cambiamenti dinamici e alla variabilità del mercato. Riuscire a mantenere l’obiettività sullo stato attuale, comprendere i trend del mercato, coordinare le attività di tutti i reparti e convogliarle verso informazioni condivise e accessibili a tutti è realizzabile avvalendosi della business intelligence e degli strumenti BI.

La business intelligence si differenzia in BI classica (o tradizionale) e BI moderna. La prima è utile nella redazione di report, che devono fotografare lo stato attuale delle cose, ad esempio fornire un’analisi della situazione finanziaria. Quando si tratta di individuare i trend del mercato o di analizzare un contesto più dinamico, la soluzione più adatta è la business intelligence moderna.

Attualmente la business intelligence è già uno strumento potente a disposizione delle aziende. Secondo gli esperti del settore, implementarla e integrarla con soluzione di advanced analytics, darà vita a una BI aumentata, “intelligente”, in grado di definire con ulteriore precisione le previsioni future dei mercati.

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